venerdì 16 ottobre 2015

THE HEART OPENING AND THE EYE OPENING - CONNESSIONE TRA CUORE E VISTA

Ci sono dentro di noi, due cuori diversi.
Un cuore è un organo che riceve e restituisce il sangue ossigenato all'organismo.
L'altro Cuore è un centro di energia che viene chiamato plesso cardiaco o Cuore Sacro.
Nel plesso cardiaco affluiscono le energie provenienti dalla terra (chakra bassi) e quelle che arrivano dal cielo (chakra alti) questo lo rende il Centro per eccellenza.
Quando questo Cuore Sacro è aperto e il suo centro di energia è dunque carico, diventa un vero e proprio magnete che agisce sulla realtà, letteralmente creandola.
Una persona dal Cuore aperto sarà amorevole e ben disposta verso il prossimo, le sue emozioni, inoltre saranno sempre di alta vibrazione.

Il film di Ferzan Ozpetec spiega bene la differenza tra "i due cuori"

Come per il Cuore, anche per gli occhi vale la stessa cosa:
ci sono infatti due tipi diversi di vista a nostra disposizione, la vista con gli occhi fisici e quella con gli occhi dell'Anima.
Il terzo occhio è un altro centro di energia, strettamente correlato con il plesso cardiaco, permette alle persone che lo hanno mantenuto attivo, di vedere cose invisibili alla maggior parte della gente.

La stretta connessione tra questi due centri è suggerita in primis da molti modi di dire:

"Lontano dagli occhi, lontano dal cuore"
"Mi piange il cuore"
"Occhio non vede, cuore non duole"
"Aveva i cuoricini negli occhi"
"Gli occhi sono lo specchio dell'anima"
ecc
Altro suggerimento di connessione tra occhi e cuore si può scorgere nella Divina Commedia, dove Dante dipinge gli invidiosi, puniti all'inferno con gli occhi cuciti.
Occhi cuciti e cuore evidentemente chiuso, visto che sono appunto invidiosi.

Quando poi ci facciamo il segno della croce, entrando in chiesa, ci tocchiamo proprio in questi punti specifici:
in mezzo alla fronte, in mezzo al petto e le due spalle (equilibrio tra i due opposti).

Ma il collegamento che più mi ha affascinato tra occhi e cuore, l'ho trovato in ambito medico - scientifico.
Esiste un disturbo chiamato "emicrania con aura", così definito, perché i pazienti riferiscono di vedere degli scotomi o bagliori, che sembrano addirittura accecanti.
Questi disturbi visivi precedono in genere un forte mal di testa, tipo cefalea.

Ebbene, recentemente è stato scoperto che il disturbo di "emicrania con aura" è provocato nella maggior parte dei casi da un' apertura tra i due ventricoli cardiaci chiamata "forame ovale pervio".
Curiosa coincidenza, dato che con l'apertura del Cuore, in ambito spirituale, si ottiene la chiaroveggenza.

Hanno visto gli scotomi scintillanti tipici dell' emicrania con aura:

il filosofo Blaise Pascal

" Esistono comunque diverse prove che Pascal soffrisse episodi di disturbo visivo campimetrico di tipo emianoptico, soprattutto allo sguardo di destra (a volte di sinistra), associato a disturbi visivi quali immagini a zig-zag, scotomi scintillanti, distorsioni e allucinazioni visive come quelli descritti dai pazienti affetti da emicrania con aura"

Santa Ildegarda di Bingen:


"La pioggia di stelle che Ildegarda di Bingen, proclamata Dottore della Chiesa, interpretava come la caduta degli angeli sulla terra, poteva essere semplicemente preludio a un attacco di emicrania. Nell’aura, la fase che talvolta precede la comparsa del mal di testa, sono comuni infatti allucinazioni visive dette scotomi scintillanti, accompagnati da altre immagini strane, per esempio forme geometriche distorte e linee spezzate simili a quelle dei merli che ricoprivano le mura dei castelli medioevali, per questo detti «spettri di fortificazione». Era questo fenomeno, non necessariamente sempre seguito dal dolore, che permetteva alla santa del dodicesimo secolo di vedere «la città di Dio» in condizioni di completa veglia e perfetta lucidità, come lei stessa nei suoi scritti sostiene?"


Lo scrittore Lewis Carrol:

"Quando l’aura visiva consiste in una distorsione delle immagini (si tratta di casi indubbiamente non frequenti), viene definita «sindrome di Alice nel paese delle meraviglie», perché si ritiene che Lewis Carrol abbia creato i personaggi del suo libro ispirandosi alle percezioni visive sperimentate durante gli attacchi di emicrania con aura di cui soffriva."

E il metafisico Giorgio De Chirico

"Credeva di vedere il futuro, di essere in grado di ricevere delle rivelazioni, di avere una mente superiore. Pensava di essere chiaroveggente, strambo, eccentrico. Lui e le sue fantasie inedite. E infatti inventò la metafisica: tutti quei quadri con le ombre allungate, con le torri, con gli occhi chiusi o con gli occhiali scuri. Ma Giorgio de Chirico, morto a 90 anni nel 1978, era solo un uomo malato. La sue scelta estetica non fu libera, ma determinata da una malattia che non sapeva di avere"




E poi ci sono io, che come molte altre persone, ho sofferto di emicrania con aura.
Ho avuto dai 9 ai 20 anni almeno 5 episodi di emicrania con aura. Ricordo che mi spaventavo da morire, quelle luci scintillanti mi facevano pensare che sarei rimasta cieca. 
Finiti gli "scintillii", a completare l'opera, cominciava un dolore incredibile che durava almeno un'ora.
Ora sono 10 anni che non mi succede più, devo dire che mi va molto bene così! 



"Non è improbabile che le esperienze mistiche durante le aure emicraniche abbiano costituito la sorgente di ispirazione alla riflessione sull’esistenza di Dio." M. Paciaroni


Spero vi abbia incuriosito
Alla prossima
Silvia